ARKOUDOTRYPA (Bearcave) – Stergios Dinopoulos e Krysianna B. Papadakis

Con: Hara Kyriazi, Pamela Oikonomaki, Sofia Linospori, Vaso Gkougkara, Lefteris Tsatsis, Sozos Christou
(Grecia; 127′)

(Giornate degli Autori)

Tirna è un villaggio che sorge su una montagna in Grecia; qui vivono Argyro, una contadina energica e la sua migliore amica Anneta, la ragazza più popolare del paese. Quando Anneta le rivela di essere incinta e di avere intenzione di seguire il suo fidanzato poliziotto, Argyro la sfida a intraprendere un’avventura: trovare la mitica grotta dell’orso.

I registi Stergios Dinopoulos, Krysianna B. Papadakis sbarcano al Lido con il loro primo lungometraggio portando una storia moderna sui giovani e la loro sessualità.

Dal punto vista tecnico il film presenta cromatismi accesi che richiamano i prodotti audiovisivi tipici degli anni ‘80/’90. Lo stile dell’inquadratura rimanda, a tratti, a quello utilizzato sui social network in un continuo rimando tra estetica attuale e passata. Infine, non passa inosservato l’uso coinvolgente della camera a spalla che induce lo spettatore nell’immedesimarsi con il personaggio e con la sua instabilità.

Apprezzabile l’utilizzo della figura della grotta dell’orso quale metafora della maternità. L’impressione è quella di un’opera faticosa, il cui minutaggio dilatato non gioca a favore dello spettatore.

Lorenzo Merlino

Gianmarco Toson