Venerdì 31 Agosto

Venezia 75
THE BALLAD OF BUSTER SCRUGGS
Di Joel e Ethan Coen
con: Tim Blake Nelson, James Franco, Liam Neeson, Tom Waits, Bill Heck, Zoe Kazan, Tyne Daly, Brendan Gleeson (133′ USA 2018)
I pluripremiati premi Oscar, BAFTA, Palma d’Oro, Joel e Ethan Coen, portano in concorso un film antologico in sei parti di gustosa ambientazione western con la chiara volontà di omaggiare quel cinema italiano che, negli anni ’60, metteva insieme registi (e registri) diversi. Sei piccoli film per raccontare altrettante storie della frontiera americana con il consueto gusto per l’ironia e la desacralizzazione del genere. Sulla scena si materializzano maschere più che veri e propri personaggi, creazioni frutto della fantasia che consentono allo spettatore di evocare i topos del racconto western e le sue derivazioni postmoderne. Strepitoso il modo di muovere la macchina da presa e di organizzare le inquadrature ed il montaggio facendo il verso ai grandi classici e rimescolando le carte con altri generi cinematografici. Come in tanti film precedenti dei due, una grande attenzione è riservata al commento sonoro e alle musiche (ottimo Carter Burwell) che accompagnano la narazione. Davanti alla macchina da presa un cast stellare che si presta perfettamente al gioco dissacrante. Un film da consigliare vivamente.

Venezia 75
A STAR IS BORN
di Bradley Cooper
con: Bradley Cooper, Lady Gaga, Sam Elliot, Andrew Dice Clay, Dave Chapelle (135′; USA/ 2018)

Non più giovane musicista di folk rock si innamora di una giovane cameriera con evidenti doti canore e una notevole propensione allo spettacolo. La relazione fra i due contrbuisce a far emergere il talento di lei che, ben presto, diventa una stella del pop. Lui, intanto, si distrugge con l’alcool e la droga. Attore, sceneggitore, produttore e coautore delle musiche (insieme a Julia Michels e Julianne Jordan), Bradely Cooper debutta alla regia cinematografica con questa sorta di reboot di “É nata una stella” (con buona pace di Judy Gardland e Barbra Streisand). Ne esce un prodotto un po’ troppo dilatato nei tempi e, a dispetto delle buone intenzioni, eccessivo nella sua semplicità ed immediatezza. Dal punto di vista del linguaggio cinematografico si apprezza il lavoro di ripresa durante i vari numeri musicali e le “ricostruzioni” dei concerti. Stefani Joanne Angelina Germanotta, in arte Lady Gaga, al suo debutto cinematografico si dimostra (se mai ce ne fosse stato bisogno ulteriore) vero animale da palcoscenico, capace anche di esplorare registri più discreti (rispetto al suo personaggio).

Fuori Concorso
NI DE LIAN – YOUR FACE
di Tsai Ming-liang (76′, Taiwan/ 2018)

Tsai Ming-liang (già Leone d’Oro a Venezia nel 1994 con “Vive l’Amour”) porta fuori concorso un prodotto ibrido fra documentario e docufiction con la consueta cifra stilistica che lo contraddistingue. L’intera durata del film è scandita da sole 14 inquadrature, ampiamente dilatate, che insieme alla colonna sonora di Sakamoto non aiutano di certo lo spettatore a mantenere viva l’attenzione. Lascia perplessi l’inquadratura finale.

Biennale College Cinema
DEVA
di Petra Szocs
con: Csengelle Nagy, Fatma Mohamed, Boglarka Koman (82′; Ungheria/2018)

In un orfanotrofio in Romania, una ragazzina ungherese e albina stringe un rapporto con una volontaria. La giovane regista (autrice di cortometraggi) e poetessa Petra Szocs esordisce nel lungometraggio grazie alla Biennale College Cinema. Il prodotto lascia perplesso il pubblico a causa di un racconto poco coerente nel quale molte situazioni vengono lasciate, forse volutamente, in sospeso, e punteggiato di personaggi a tratti incompiuti ed irrisolti. Anche il linguaggio cinematografico risulta a volte incomprensibile, laddove, ad esempio, certi stacchi al nero risultano troppo lunghi. Nel complesso, un film che non soddisfa pienamente.