GREEN WAVE di Xu Lei
China 2024 (it. “Ondata verde” – titolo originale cinese “Futuro promettente”); 109’.
Con: Chuan-jun Wang, Chaoying Xu, Xixu Chen, Chunlei Kang, Ming Liang, Youyi Qi, Wei Shujun, Sunny Sun, Zhanyi Zhang, Xiaodong Zhao.
Un gruppo di uomini lavora per abbattere il muro d’ingresso di una dimora di campagna, che a inizio film crolla davanti agli spettatori, come un sipario che si apre sulla scena di un teatro. Una voce attira l’attenzione del proprietario sul ritrovamento, sotto le macerie, di una scatola di legno che contiene una ciotola di porcellana… Antica? Quanto? Ma soprattutto: quanto può rendere sul mercato del collezionismo?
A Pechino un giovane vive in una casa disordinata, intento a scrivere sceneggiature per film di fantascienza, nella speranza di diventare famoso ma soprattutto per passione, come dichiara a suo padre, il proprietario della ciotola e dell’antica dimora demolita, che arriva dal figlio, nella grande città, per far valutare il pezzo e venderlo.
Le due vite, le due generazioni, si rivelano subito agli antipodi: iperattivo il padre, sognatore e “perdigiorno” il figlio, con ritmi ed obiettivi che inizialmente sembrano molto distanti, ma poco a poco, lentamente, si ritrovano l’uno a ricostruire il percorso dell’altro, mettendo in ordine “pezzi” che all’inizio sembrano sparsi e in disordine. Situazioni ed oggetti ricorrenti richiamano costantemente la tematica della sottile e difficile distinzione tra ciò che è falso e ciò che è autentico (la ciotola del padre valutata come veramente antica da falsi intenditori, la sceneggiatura originale del figlio stravolta dal produttore), finché, in un crescendo di situazioni tra l’umoristico e l’assurdo, i due si ritrovano insieme nei ruoli di un finto leone e di una finta tigre in costumi di peluche durante un’esercitazione per i guardiani dello zoo…
Parabola di uno scenario della Cina contemporanea nel passaggio tra un passato, tradizionale e all’antica che offre ancora possibilità di supporto, e un presente innovativo ma dalle prospettive non ancora chiare e quindi bisognoso di radici? Difficoltà in questo mondo di distinguere le false opportunità dalle vere?
All’uscita dal Teatro Nuovo di Udine stiamo ancora discutendo.