LUST IN THE RAIN di Katayama Shinzo

Japan 2024 (it. “Lussuria sotto la pioggia”), 132’.
con Gô Morita, Eriko Nakamura, Ryô Narita, Naoto Takenaka

Montato come un flusso di coscienza versione manga, il film ha origine in effetti da quattro diverse storie del mangaka Tsuge Yoshiharu e procede come un racconto che si svolge tra allucinazione, ricordo e sogno senza apparente distinzione.
Lo sfondo è quello della guerra sino-giapponese; il protagonista il soldato Yoshio, anche lui disegnatore fumettista, che si trova a rivivere frammenti di tutti i momenti più critici e significativi della propria esistenza, filtrati dalla sua coscienza e frammisti a visioni, sogni, scambi di persona e di situazioni, nella completa rivisitazione di ogni classico riferimento spazio-temporale.
La figura femminile di Fukuko accompagna tutta l’esistenza di Yoshio, ossessione e ricerca, simbolo erotico della drammatica spinta vitale alla sopravvivenza, soprattutto nel contesto tragico e violento della guerra, che riemerge con forza verso l’epilogo: soprusi contro i più deboli e i piccoli, inganni e autoinganni, tuguri poverissimi e all’improvviso una dimora principesca che sembra fluttuare nell’immaginario…
Ogni narrazione lineare viene continuamente sconfessata dall’irrompere di percorsi incerti tra passato e futuro.
Qualche ripetizione e lungaggine di troppo, ma certamente molti spunti per riflettere.