PRINCESS di Roberto De Paolis

Con Glory Kevin, Lino Musella, Sandra Osagie, Salvatore Striano, Maurizio Lombardi

Italia  (111’)

(Orizzonti)

Princess racconta le vicende dell’omonima diciannovenne nigeriana. Da 3 anni in Italia, la ragazza trascorre le giornate insieme al suo gruppo di amiche prostituendosi ai margini della strada tra Roma e Ostia.

Immerse in una specie di “bosco incantato” vicino alla tangenziale, dove  portano i loro clienti e trovano rifugio, le ragazze incontreranno “Principi” più o meno disposti a comprare con forza i servizi messi in vendita.

Ma Princess è al sicuro: su di lei è stato fatto un sortilegio che le permette di non provare alcun dolore fisico mentre lavora. Un giorno, però, incontra Corrado…

La regia di Roberto de Paolis è caratterizzata prevalentemente da inquadrature rese con macchina a spalla e ambientazioni diurne accompagnate da musiche giovanili di genere hip hop e raggaeton.
L’ambiente fiabesco è posto in contrapposizione ad un linguaggio volgare e scene crude: i temi della prostituzione e dell’immigrazione si snodano così in un contesto di corone, stregoneria, boschi e principi (che principi non sono).

Ricorrente è la presenza della figura di due volpi: la prima vittima degli stessi molestatori di Princess (e, conseguentemente, pasto di quest’ultima e delle sue amiche), la seconda libera tra i boschi… forse personificazione della stessa protagonista, incapace di stabilirsi in una casa con l’uomo che le offre accoglienza e ospitalità.

Il film rimane asciutto e non ricerca pietismi, comunica in maniera diretta e schietta: tutte le Princess prima ancora del principe dovrebbero sapersi salvare da sole.
Degne di nota le prove attoriali delle interpreti nigeriane, tutte ragazze attrici non professioniste che hanno vissuto sulla propria pelle lo sfruttamento.