Tag: Orizzonti

INU-OH di Masaaki Yuasa

Giappone. Periodo Muromachi (1336-1573). La storia tratta dell’amicizia tra Tomoari, ragazzo cieco suonatore di biwa e Inu-oh, ragazzo dalle grottesche fattezze fisiche che indossa sempre una maschera sul volto. I due formano un gruppo musicale dove Inu-oh, esibendosi come attore di teatro noh, acquisisce gradualmente sembianze sempre più umane, liberando anime tormentate portandole al Nirvana.

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TATAMI di Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi

Ispirato a fatti reali, Tatami racconta la storia di Leila, judoista iraniana e della sua allenatrice Maryam, in gara per l’oro ai campionati mondiali. Incontro dopo incontro, Leila sembra sempre più vicina alla vittoria, ma a fermare il suo sogno è la Federazione, che per evitare incidenti diplomatici, le richiede tramite minacce a lei e alla sua famiglia, di fingere un infortunio per non battersi contro l’atleta israeliana. La ragazza è di fronte a un bivio: andare avanti a costo delle pressanti minacce di morte o abbandonare la gara.

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SEM CORAÇÃO di Nara Normande, Tião

Brasile, estate 1996. Per Tamara è l’ultima estate nel villaggio di pescatori assieme ai suoi coetanei con cui è cresciuta prima di trasferirsi al college. L’ansia per un allontanamento forse definitivo dai luoghi natii e l’incertezza del proprio futuro si sovrappongono alla fascinazione verso la strana ragazza del villaggio chiamata da tutti “Sem Coracao” (Senza Cuore)…

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IN THE LAND OF SAINTS AND SINNERS di Robert Lorenz

Ambientato nell’Irlanda del Nord degli anni ’70, In the land of Saints and Sinners narra la vicenda di Finbar Murphy, un killer che si rifugia in un piccolo borgo nel Donegal con l’intento di costruirsi una nuova vita.
Nel momento in cui sembra voler tagliare col suo passato, viene a conoscenza di un abuso nei confronti di una bambina del paese e decide di punire il colpevole, che però è anche uno dei terroristi responsabili di un sanguinoso attentato…

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MAGYARÁZAT MINDENRE (UNA SPIEGAZIONE PER TUTTO) di Gábor Reisz

Il giorno della maturità, durante la prova orale di storia, Abel fa drammaticamente scena muta. Unico appiglio, cui cerca di aggrapparsi il protagonista per evitare l’ira e la delusione del padre, è quello di far leva sul disprezzo reciproco tra il professore di storia e il genitore. Ed è da un’ ingenua domanda rivolta al ragazzo su una spilletta commemorativa dimenticata sulla giacca che si aprono antiche e moderne ferite di una Nazione ancora spaccata in due. 

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