EL PARAÍSO di Enrico Maria Artale

Con Edoardo Pesce, Margarita Rosa De Francisco, Maria Del Rosario, Gabriel Montesi

(Italia)

(106’)

(Orizzonti)

Il quarantenne Julio Cesar (Pesce) vive ancora con la madre (Baquero), colombiana estroversa, amante dei ritmi latinoamericani. L’equilibrio già precario del loro rapporto opprimente e amorevole è messo in crisi dall’arrivo di Ines, giovane colombiana reduce dal suo primo viaggio come “mula” della cocaina. La situazione precipita irrimediabilmente, al punto che Julio si troverà a compiere un gesto estremo che lo porterà a fare i conti con le proprie origini.
Dopo una lunga parantesi nella fiction, Artale torna al lungometraggio di finzione con questa anomala storia d’amore tra madre e figlio, personaggi di un racconto mitologico che assume i tratti di una tragedia costellata da sfumature cangianti, colori acidi, forme ibride che rivelano le parti più intime delle loro anime esposte tanto alla delicatezza quanto alla violenza.
Basato su sangue e contraddizioni, possesso e gelosia, quello portato in scena è un legame che tenta di svincolarsi dal giudizio, senza voler stabilire se ciò che unisce profondamente i due protagonisti, come dichiarato dal regista, «sia un atto d’amore, che si spinge oltre le convenzioni sociali, o un atto psichico disfunzionale che dimostra l’impossibilità di accettare una naturale separazione».
Film di contrasti e allucinazioni, di luoghi caotici e respingenti che restituiscono il disagio e la natura periferica dei due personaggi e non solo la marginalità della foce del Tevere in cui si svolge l’azione, l’opera assume il titolo El Paraìso tanto dal nome dell’imbarcazione di Julio quanto dalla presunta località colombiana in cui è nata la madre, facendo emergere l’amara considerazione di un eterno fallimento, di una vita vissuta in una condizione desiderata ma inevitabilmente mancata.
Artale traduce questa complessità attraverso una materialità mai celata, senza cadere nell’esibizionismo di facciata. Qui il corpo è malato, contuso, esposto, consumato, segnato, tatuato, sformato, flaccido, gonfio, incenerito, truccato, tinto, scottato, nudo, gravido, in continua lotta tra mantenimento e trasformazione, desolazione e solitudine, senso di abbandono e appartenenza. El paraìso è speranza e illusione, come suggerisce l’ultima folgorante inquadratura.

Matteo Mazza
Martina Gualtieri
Rosa Aliano