IN BROAD DAYLIGHT

IN BROAD DAYLIGHT (In pieno giorno)
di Lawrence Kan
con: David Chiang, Jennifer Yu, Pui-Yee Bo, Chan Charm-man, Henick Chou.
(Hong Kong, 2023; 106’)

Ispirato alle inchieste giornalistiche del 2016, il film denuncia il degrado delle case di cura per anziani e disabili lasciate in gestione ai privati da una economia incapace di farsi carico dei più deboli. La giornalista Ling Hiu-kay si infiltra in una di queste strutture (dall’antifrastico nome di “Casa arcobaleno”), fingendosi parente di un degente. Alla linea narrativa dell’inchiesta sociale, si sovrappone quella del ruolo del giornalismo: con l’avvento dei blogger, bisogna fare i conti con il drastico calo di vendite dei giornali cartacei e i conseguenti tagli alle redazioni. Ne esce un quadro generale di diffusa instabilità, di cui fanno le spese i più deboli.
Gran parte del film ha ritmi sostenuti, pur senza rinunciare a un’attenta caratterizzazione dei personaggi che li rende figure a tutto tondo. Il dramma, che si avvale di un sottotesto con inquadrature che sottolineano percorsi simbolici (gli aerei visti dal basso, i raggi di luce…), malgrado qualche lunghezza di troppo nel finale, si rivela di ottimo impatto nel denunciare l’aridità di una società del cinismo istituzionalizzato nei confronti dei più fragili e del profitto come unico invisibile motore, un mondo in cui diventa difficile anche identificare i veri aguzzini.