THE TESTAMENT OF ANN LEE – Mona Fastvold

Con: Amanda Seyfried, Thomasin McKenzie, Lewis Pullman, Stacy Martin, Tim Blake Nelson, Christopher Abbott, Matthew Beard, Scott Handy, Jamie Bogyo, Viola Prettejohn, David Cale

(Regno Unito; 130’)

(In Concorso)

Ann Lee è una giovane donna nata nel 1736 a Manchester, in Inghilterra. Figlia di genitori umili, sin da piccola si dimostra una grande lavoratrice, molto devota alla religione. Nella prima età adulta si lega al gruppo religioso dei cosiddetti “shakers”, i quali, nel XVIII secolo, erano noti per forme di devozione esuberanti che comprendevano balli, canti e urla. Col passare del tempo la giovane Ann prenderà sempre più potere all’interno del gruppo, diventandone la guida spirituale.

Il plot, ispirato a vicende reali, è frutto di un’idea di Mona Fastvold e Brady Corbet (co-sceneggiatori) e viene raccontata attraverso una narrazione lineare e appassionata come una sorta di fiaba, oltretutto sotto forma di musical.

Le canzoni presenti ricordano sempre preghiere e richieste di aiuto rivolte al Signore: unico giudice e consigliere supremo per tutti i personaggi che appaiono fragili e bisognosi, ma anche estremamente umani al di là delle curiose convinzioni e pratiche devozionali.
Emblematica, in questo senso, la figura della protagonista che nonostante i lutti familiari dimostra una speranza incrollabile nell’Alto al quale dedicare tutta la vita.

Dal punto di vista tecnico il film presenta soluzioni registiche che esaltano le emozioni dei personaggi ed inglobano lo spettatore nella narrazione. Ogni coreografia è organizzata alla perfezione e tramite le gestualità delle danze si restituisce lo stato d’animo dei personaggi.

Ottima la prestazione attoriale di Amanda Seyfried capace di restituire al meglio il ventaglio emotivo del personaggio di Ann in perenne movimento tra angosce e euforia.

“The Testament of Ann Lee” di Mona Fastvold si dimostra un film coraggioso, che attraverso un punto di vista inusuale racconta una storia pregna di umanità e sopruso, raccontando una storia universale.

 

Alessandro Martulli